Interest e refert

Luigi Ceci

Sintassi latina

Genitivo con interest e refert

 

Con questi verbi usati impersonalmente, nel significato di interessa o importa, la persona o la cosa personificata a cui una cosa importa va in genitivo, mentre la cosa che importa è espressa o con un pronome neutro o con un infinito o con una proposizione soggettiva o con una proposizione dipendente.

Se la persona a cui una cosa importa è espressa con un pronome personale, invece del genitivo si adopera l’ablativo femminile del pronome possessivo corrispondente. Mea per mei, tua per tui, nostra per nostri, vestra per vestri, sua per sui riflessivo, in caso diverso eius, eorum, illius ecc. Invece di cuius si può adoperare cuia.

Quanto poi una cosa importa si esprime o con un avverbio (magis, magnopere, minime ecc.) o con un genitivo di stima (pluris, minoris, permagni, magni – non multi -, parvi – non pauci -, nihili ecc.) o con un aggettivo o pronome neutro in accusativo (plus, multum, minus, nihil, nonnihil ecc.).

Ces., bell. Gall. 2, 5, 2: Docet, quantopere rei publicae communisque salutis intersit, manus hostium distineri; Cic., Att. 11, 22: Illud mea magni interest, te ut videam; Cic., Fam. 12, 9: Multum interest te venire.

Il nome della cosa in relazione alla quale un’altra cosa importa va in caso accusativo con ad. Cic., Fam. 16, 1: magni ad honorem nostrum interest, me venire.

N.B. Cicerone ha 24 volte refert nelle orazioni e negli scritti retorici e filosofici, ma solo una volta con mea (pro Quinct., 19) e una con sua (in Pis., 39); Cesare ignora refert; Nepote ignora refert e interest; refert col genitivo di persona si trova per la prima volta in Sallustio e in Livio; Sallustio usa sempre refert, mai interest. Si noti inoltre che refert in Cicerone si trova per lo più in frasi negative (nihil, non, non plus quam, quid? ecc. ecc.).

Quando la persona a cui una cosa interessa è espressa con mea, tua ecc. ed ha una apposizione, questa si risolve in una proposizione relativa con la costruzione a senso. Importa a noi, che amiamo la giustizia = interest nostra, qui diligimus iustitiam. Importa a noi tutti, a voi tutti si dice nostrum omnium, vestrum omnium.

N.B. Interest inter = c’è una differenza tra; non interest, utrum – an = non c’è alcuna differenza, è indifferente. Cic., de off. 1, 4, 15: Inter hominem et beluam hoc maxime interest; Cic., Fam. 1, 8: Multum enim interest, utrum laus imminuatur, an salus deseratur.

Refert col genitivo di persona si trova per la prima volta in Sallustio e Livio. E’ un puro caso.

Cesare ha solo interest (Nepote né interest, né refert). Cicerone (orazioni, scritti retorici e filosofici) ha 24 volte refert; ma solo due volte (pro Quinct., 19 e in Pis., 39) mea refert, sua referre.

Ces., bell. Gall. 2, 5, 2: quantopere rei publicae communisque salutis intersit manus hostium distineri. In Cicerone refert è per lo più negato (nihil, non, parvi, non plus quam) o in senso negativo (quid refert? = nihil refert); più raro positivamente (magnopere refert, magni refert).

Interest: 1) interest inter: vi ha una differenza tra; 2) non interest, utruman: non vi ha alcuna differenza, è indifferente; 3) mea non interest: è per me indifferente; 4) satis non interest (= satis non refert).

Refert: 1) interrogativa indiretta (più spesso doppelfrage); 2) accusativo coll’infinito; 3) semplice infinito.

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